Monumento Banzola, 1956
Vincenzo Banzola (1923-2015)
Il monumento: opera dell’ing. Vincenzo Banzola databile al 1956, e realizzato dall’Impresa Guareschi Fernando di Parma, il monumento riprende il tema architettonico dell’arca secondo il gusto moderno, ha pianta rettangolare ed è sostenuto da terra da nove piedi in ferro rivestito in rame bronzato. Il corpo parallelepipedo presenta gli angoli laterali stondati. La facciata principale è rivestita da lastre in marmo beige ed è decorata con una copia della “Deposizione” di Benedetto Antelami (Cattedrale di Parma) riprodotta dal pittore e scenografo parmigiano Guido Montanari (1895-1968) e realizzata in piastrelle di ceramica da “La Farnesiana” di Parma. Le iscrizioni, composte in lettere di bronzo, sono tratte dal capitolo XI dal Vangelo di Giovanni. Le fiancate dell’edicola sono decorate a cassettoni e sul tetto (interamente ricoperto da una lamina in rame) si innalza la croce.
La vita: nato a Parma il 12 agosto 1923 da Ortensio, originario del Castellaro di Sala Baganza, pittore formatosi all’Istituto d’Arte parmense, e da Clementina Marusi, sarta parmigiana, conseguì la maturità al Liceo Scientifico “G. Marconi” nel giugno 1942. Dopo la guerra riprese gli studi e si laureò in Ingegneria civile edile il 30 giugno 1950 presso l’Università di Bologna. Iniziò a lavorare presso la stazione distaccata di Salsomaggiore Terme dell’Ufficio Tecnico Erariale; ma vi rimase solo pochi mesi e nell’aprile 1951, munito dell’iscrizione all’albo dell’Ordine degli Ingegneri di Parma, fu assunto dalla Cassa di Risparmio, dove svilupperà interamente la sua carriera professionale quale dirigente degli uffici Tecnico e Immobili ed Economato fino al pensionamento, avvenuto nel 1986. Moriva a Parma il 17 gennaio 2015.
Le opere: in forze all’Ufficio Tecnico della Cassa di Risparmio di Parma, di cui diverrà poi responsabile, ha progettato numerose filiali e interventi edilizi a Parma e in provincia, tutti legati all’attività dell’Istituto di Credito. A lui si devono anche il progetto della cappella interna dell’Istituto “Biondi” di Parma nel 1965 e della chiesa di Sant’Evasio, nella zona Ovest della città, nel 1970. Particolarmente attento e sensibile al patrimonio artistico cittadino, ha curato numerosi restauri, mostre, pubblicazioni e interventi di valorizzazione, spesso sostenuti dalla Cassa di Risparmio. A lui si deve anche il merito di aver dotato nel tempo l’Istituto di una importante collezione di opere di artisti locali, oggi confluita nelle raccolte della Fondazione Cariparma.
Proseguendo sotto il porticato in direzione Nord si raggiunge l’ingresso del Cimitero, dove termina il percorso.
01. Ritratto fotografico dell’ingegner Vincenzo Banzola (Collezione privata, Parma).
02. Monumento Banzola, prospetto principale.
03. Monumento Banzola, particolare della deposizione di Cristo dalla croce (da Benedetto Antelami) dipinta dal pittore Guido Montanari, ceramica policroma.
04. Monumento Banzola, progetto, vista lato Est, 1955 (Archivio Storico Comunale, Parma).