Mario Grossi

(1894-1918) – Caduto della I Guerra Mondiale

Vicende: Mario Grossi (1894-1918), tenente del 268° Reggimento Fanteria caduto nella guerra 1915-1918 durante la battaglia del Piave e decorato con due Medaglie d’argento al Valor Militare.

Il monumento: è costituito da un basamento in bardiglio rettangolare, sormontato da un’ulteriore lastra in marmo di Carrara su cui è applicato il tondo in bronzo che reca il ritratto del defunto Tenente Mario Grossi, Medaglia d’argento al V. M. sul fronte del Piave, circondato da una corona d’alloro. In testa si erge un cippo in biancone di Asiago che reca incise le motivazioni delle due medaglie d’argento.
Il monumento si presenta in forma estremamente lineare, con una lastra a terra ed un cippo laudatorio. L’apparato decorativo è opera di Renato Brozzi (1885–1963), cugino del defunto, ed è caratterizzato dai tratti semplificati ed essenziali. In origine, come documentato tre fotografie conservate presso la Fototeca del “Museo Renato Brozzi” di Traversetolo (PR) ed i resti di montaggio, il cippo era sormontato da una vittoria alata in bronzo, bozzetto del monumento ai Caduti di Casarano (LE) realizzato dall’artista fra il 1927 ed il 1928, come evidenziato dalla foto che ritrae Brozzi in posa a fianco del modello in scagliola a grandezza naturale del monumento e, al fondo, il modellino in scala della Vittoria, poi fuso e usato per la Sepoltura Grossi. Tale concomitanza fa propendere per datare la realizzazione dell’apparato sepolcrale allo stesso periodo del monumento. La statuetta raffigurava una Vittoria alata nel momento in cui sta per “incoronare i Caduti. Nella mano destra, protesa in alto col braccio arcuato, reca una palma d’alloro, mentre nella sinistra, abbassata, tiene un ramo di quercia”. L’opera, ancora presente nella sua formulazione monumentale a Casarano, presenta una stretta consonanza con le soluzioni già adottate nella più nota “Vittoria angolare” di Traversetolo.