Arnaldo Bottai

(1913-1978) – Pittore

La vita: nato a Parma il 26 maggio 1913, crebbe in una famiglia particolarmente legata al territorio e ricca di talenti creativi dove l’arte e la letteratura erano di casa: il padre Alfredo era stato valente scrittore e apprezzato pittore e poeta; il cugino Giuseppe politico e scrittore; diversi nipoti giornalisti, scrittori e insegnanti.
Pervenne alla pittura in età non più giovane, ma subito si affermò. La sua prima partecipazione a mostre è del 1957, alla Nazionale di Pittura di Pisa. Nel 1960 vinse il primo premio alla Nazionale d’Arte Sacra di Massa e, nello stesso anno, una coppa al concorso nazionale Città di Bormio. Ottenne poi medaglia d’oro e diploma d’onore alla estemporanea di Ravenna (1962), primo premio all’esposizione della Villa Reale di Monza (1964), Grande Targa Fattori a Bormio (1965) e premio al Concorso Nazionale Vanvitelli di Napoli (1966). Moriva a Folgaria (TN) il 22 luglio 1978.

Le opere: Bottai diresse la Galleria Parma ed esercitò anche l’attività di critico d’arte. «Pittore amante del bello, i ritratti delle sue donne, le prospettive delle sue colline e dei suoi monti, la credibilità dell’acqua dei suoi laghi, la spazialità dei suoi cieli, il calore e la freddezza delle sue tinte, i suoi occhi, i suoi volti, i suoi fiori sono il frutto della sua stupefacente fatica. […]
Arnaldo Bottai rinverdisce il tronco languente della pittura emiliana… Ce lo dicono il senso felice del suo colore e la sveltezza del suo disegno, ce lo dicono la concezione fantasiosa delle sue linee, l’onestà dei suoi intenti, quella “verve” dove l’aneddotica è appena sfiorata da una superiore ricerca di trasferire sulla tela un “momento” degli esseri e delle cose della sua e della nostra terra».

Il monumento: una semplice targa in marmo bianco lo ricorda nella porzione della Famiglia Borsi dell’Arco 12.

01. Arnaldo Bottai, Case del Lungoparma, olio su tela, 1970 ca. (Collezione privata, Parma).
02. Sepoltura di Arnaldo Bottai al Cimitero monumentale della Villetta.