Famedio Venturini, 2007
Aurelio Cortesi (1931)
Il monumento: il famedio Venturini, che affaccia verso il portico dell’Ottagono sul lato Ovest, è opera dell’architetto Aurelio Cortesi, che l’ha progettata nel 2007 in associazione con la figlia Isotta, ed è costituito da una struttura parallelepipeda in grigliato metallico con copertura cuspidale in vetro al cui interno sono collocate due grandi arche in rame, che rievocano la sagoma delle arche scaligere di Verona, separate da uno spazio centrale accessibile attraverso un cancello.
Copia di una simile edicola si trova nel cimitero di Gaiano, famedio dedicato a Susanna Cavalli di Gaiano e Pier Francesco Leoni di Vicofertile, fidanzati morti il 23 dicembre 1984 nella strage del rapido 904 Napoli-Milano nella galleria di San Benedetto Val di Sambro.
La struttura, moderna e “trasparente” reinterpreta lo schema tradizionale della cappella funeraria con materiali e sensibilità nuovi, come a volersi addormentare all’aperto.
La vita: Aurelio Cortesi, nato a Parma nel 1931, è stato, al Politecnico di Milano, allievo di Ignazio Gardella e poi collaboratore presso il suo studio. Dopo la laurea ha lavorato nello studio di Franco Albini. Dal 1961 al 1965 è stato membro del Centro Studi della rivista Casabella Continuità diretta da Ernesto Nathan Rogers (1909-1969).
Dal 1957 è stato assistente di Lodovico Barbiano di Belgiojoso (1909-2004) alla Facoltà di Architettura di Venezia, proseguendo poi la collaborazione al Politecnico di Milano dal 1963 dove è stato docente sino al 1986. Professore Ordinario di Composizione Architettonica ha insegnato presso la Facoltà di Architettura di Firenze dal 1987 al 2002 e presso la Facoltà di Architettura di Parma fino al 2006.
Il 21 maggio 2012 ha ricevuto il Premio Presidente della Repubblica 2011 per l’Architettura.
Le opere: ha partecipato ai concorsi di architettura parigini degli anni Ottanta e vi ha conseguito il premio “Architecture Méditerranéenne”, con il progetto d’invenzione della Città di Pallavicinia.
Ha partecipato, nel 1991, alla Biennale di Venezia e, nel 1993, è stato invitato ad esporre alla mostra “Spazio Sacro e Modernità” promossa dalla medesima istituzione, elaborati esposti successivamente ad Atene e Potsdam.
Nel 1995 è stato invitato ad esporre un progetto alla Mostra “Il Centro altrove” promossa dalla Triennale di Milano.
Proseguendo sotto il porticato in direzione Est si raggiunge l’arco 79 dove si apre la Galleria Sud.