Il Campo perimetrale Nord (1933-1954)
Nei primi anni del Novecento le zone circostanti le due Gallerie erano state adibite a campi per le sepolture comuni e, nel caso del recinto a Sud, anche ad ossario. Ma la progressiva crescita della popolazione urbana rendeva queste misure non risolutive e negli anni Venti erano richiesti provvedimenti radicali per l’ampliamento del cimitero, «essendo ormai l’attuale insufficiente», come ricordava il Sindaco nella seduta del Consiglio Comunale dell’11 febbraio 1921.
Dato che «la costruzione di un nuovo cimitero importerebbe una spesa enorme» si optò per la erezione di una nuova Galleria: questa sarebbe sorta sull’area allora occupata dall’alveo del canale Cinghio, di cui veniva deliberato lo spostamento limitatamente al tratto compreso fra il Mulino della Villetta ed il Molinetto.
Ma entrambe le aree a Sud e a Nord saranno oggetto di ulteriori modifiche ed ampliamenti: a Nord il recinto veniva ampliato e a partire dal 1931 iniziava la costruzione delle arcate perimetrali con colombari, secondo il progetto, di gusto classico, elaborato nel 1930 dall’Architetto del Comune Moderanno Chiavelli (1869-1962).
La realizzazione del vastissimo porticato proseguì per stralci successivi in senso orario nei decenni a cavallo della Seconda Guerra Mondiale, concludendosi, dopo i lavori di ripristino delle aree bombardate, nel 1954.
L’impianto è un rettangolo allungato con gli angoli smussati, nei quali si inseriscono alcune cappelle di famiglia. Il porticato è sollevato rispetto al piano dei campi di sepoltura, che sono più bassi ci circa un metro rispetto a quelli dell’Ottagono.
Il lato Sud presenta due archi che mettono in collegamento il Perimetrale all’Ottagono storico e due passaggi che permettono di raggiungere i due triangoli Nord-Est, con il Chiostro di padre Lino e Nord-Ovest con l’ossario. In corrispondenza di questi varchi si trovano altre cappelle di famiglia e le scale che permettono di raggiungere il vastissimo sotterraneo che ospita l’ossario comune.
Il portico ha campate in stile neorinascimentale con volte a crociera e quadri di avelli con lapidi in marmo chiaro e incisioni originariamente in color seppia.
Al centro del campo a Est, in fronte all’ingresso diretto su Viale Villetta, si innalza la stele in marmo bianco del monumento ai Caduti di Cefalonia, progettato dall’architetto Giacomo Chiari (1896-1973) inaugurato il 13 settembre 1970.
Da qui, attraverso una apertura ad arco verso Sud, si ritorna sotto il portico dell’Ottagono storico voltando a destra fino all’ingresso della Galleria Nord e da qui, abbandonati i portici e percorrendo il viale Sud si raggiunge il centro dell’Ottagono.