Monumento a Renzo Pezzani, 1953

Maestranze parmensi (1953)

Il monumento: tomba a terra, costituita da un basamento parallelepipedo in serpentino verde, mattoni e pietra. All’estremità, si ergono un parallelepipedo in marmo rosa di Verona che reca l’epigrafe: «RENZO PEZZANI POETA 1898-1951». Al di sotto vi è una piccola mensola su cui è appoggiata una scultura in bronzo raffigurante una rondine (opera del piemontese Riccardo Cordero, presumibilmente applicata in epoca successiva) con sottostante targa in marmo di Carrara che reca alcuni versi del poeta sulla rondinella parmigiana A fianco si innalza uno slanciato arco in mattoni a vista, come l’intera struttura del monumento.
Il 28 novembre 1953 la salma di Pezzani veniva traslata dal piccolo cimitero di Castiglione Torinese, dove era stato tumulato al momento della morte, alla Villetta di Parma nella tomba che ricorda, con la presenza della piccola rondine in bronzo, una delle poesie più note e amate del poeta.

La vita: Renzo Pezzani, nato a Parma il 4 giugno 1898, da una modesta famiglia di stimati artigiani, aveva conseguito il diploma di maestro elementare nel 1921 e aveva subito vinto il concorso per l’insegnamento nelle scuole cittadine. Il suo primo libro di poesie in lingua, dal titolo Artigli suscitò subito viva attenzione per la freschezza delle pagine e l’intensa emotività che si sprigionava da quelle pagine. Pezzani fondò quindi la rivista “Difesa artistica” e pochi anni dopo una crisi religiosa lo riportò verso il cristianesimo meditante.
La nota più alta della sua vita spirituale e del suo amore per Parma resta comunque racchiusa in tre volumi di poesia dialettale, che si possono giustamente ritenere la trilogia poetica della nostra gente: Bornisi, Tarabacli, Oc luster. Renzo Pezzani si è spento nella sua casa di Castiglione Torinese il 14 luglio 1951, tra le braccia della madre per una emorragia interna. L’ultimo pensiero dedicato ai parmigiani l’aveva espresso nella collana di versetti offerti ai coristi della “Verdi” in occasione della prima esecuzione del Inno a Parma delle cui parole era autore, per la musica di Ildebrando Pizzetti.
Dopo la morte, la Famijia Pramzana ha sempre ricordato il poeta, dal primo anniversario fino al 1973, quando nel 75° anniversario della nascita la Famijia ha fatto apporre una lapide sulla facciata della casa natale del poeta, in via Bixio.

A lato del Monumento a Pezzani si innalza la slanciata Edicola Dall’Aglio Zanzucchi.

01. Ritratto fotografico del poeta Renzo Pezzani in piazza Duomo a Parma (Collezione privata, Parma).
02. Il monumento a Renzo Pezzani.
03. La rondanen’na – rondinella – in bronzo posta a fianco dell’arco, che ricorda una delle più amate poesie dialettali di Pezzani.