

Cippo del VII Reggimento Cavalleria
(1878)
Vicende: il monumento è dedicato alla memoria di cinque artificieri, appartenenti al 7° Reggimento Cavalleria “Milano”, morti per la improvvisa detonazione di dinamite del 21 febbraio 1878, in occasione dell’abbattimento di un castagno secolare sullo Stradone, che provocò numerose vittime anche tra i civili accorsi per assistere all’evento. Il fatto venne immortalato da un dipinto del pittore parmigiano Enrico Sartori (1831-1889) in Collezione privata e narrato da Giovanni Copertini (1893-1969).
Il monumento: il cippo funerario è composto da un basamento in granito rosa scolpito a blocchi sfalsati, su qui poggia una colonna spezzata in marmo rosa, simbolo della vita interrotta dalla morte. Sui lati del basamento sono presenti tre lastre in ghisa: una recante l’iscrizione a rilievo e le altre due decorate da bassorilievi rappresentanti lo stemma del Reggimento. L’iscrizione recita: “Al furiere/ Nicolotto Giuseppe/ai soldati/Pelò Giovanni/Violante Leonardo/Labbiola Giuseppe/Di Gennaro Giuseppe/per scoppio della dinamite/onorate vittime del dovere/i compagni del Regg.to Cavalleria/Milano 7° / 21 febbraio 1878”.