I Cimiteri Evangelico ed Ebraico

Il progetto originale dell’Ottagono prevedeva la presenza di quattro settori angolari, inseriti tra il portico ottagonale e il recinto esterno quadrato per sepolture separate e altri servizi: quello a Sud-Ovest era destinato alle comunità acattoliche: israelita e protestante.
Il Cimitero Ebraico è situato immediatamente fuori dal triangolo Sud-Ovest, in seguito allo spostamento, con ampliamento, avvenuto nel 1865 per adeguare la superficie alle necessità della comunità parmigiana. Nel 1874 il settore ebraico veniva separato da quello dei protestanti con un muro. Un ulteriore ampliamento verso Est del 1913 ha portato l’area alla dimensione attuale. Ha pianta quadrangolare ed è circondato da un muro che lo delimita su cui si apre anche una piccola camera mortuaria dedicata.
All’interno sono presenti circa 300 sepolture, segnate da lapidi molto semplici, come richiede la tradizione, nel rispetto del principio di uguaglianza fra gli uomini. I richiami alla cultura ebraica si evidenziano attraverso alcune caratteristiche peculiari: nessuna immagine, nessun fiore, solo qualche epitaffio in ebraico o in italiano, la presenza ricorrente di simboli quali la menorah – il candelabro a sette bracci – e il maghen David – la stella a sei punte.
Le lapidi più antiche, comprese tra il 1870 ed il 1910 sono collocate nell’area orientale. Nelle sepolture più recenti si diffondono caratteri iconografici comuni ai cimiteri cristiani: festoni, ritratti scultorei, immagini fotografiche. Le tombe più ricche sono generalmente di bambini, decorate con colonne spezzate o con putti scolpiti a tutto tondo.
Proseguendo lungo il muro di cinta del Cimitero Ebraico, si rientra, attraverso un grande arco, nel portico dell’Ottagono. Voltando verso sinistra si raggiunge il Cimitero Evangelico.
Il Cimitero Evangelico, accessibile attraverso un varco sotto il portico n. 123 è protetto da un cancello ottocentesco in ferro battuto e occupa buona parte dell’originario triangolo (un lato è stato saturato nel 1978 con la costruzione di colombari a due piani del Reparto San Giuseppe).
Nel cimitero protestante il legame con la cultura cristiana è evidente nelle tipologie funerarie – con prevalenza delle sepolture a terra – e nei motivi ornamentali, generalmente improntati a maggiore semplicità.
Qui riposa Giordano Ferrari (1905-1987), che ha legato il suo nome al teatro dei burattini, alla nascita a Parma del Museo dei Burattini oggi gestito dal Comune e la cui sepoltura è sormontata dalla maschera dialettale di Bargnòcla, da lui stesso inventata e animata.
Il percorso prosegue lungo il porticato fino all’arco 139 dell’Università di Parma.