Atanasio Soldati
(1896-1953) – Pittore
La vita: figlio illegittimo di Filippo Basetti e di Fiora Soldati, nacque a Parma il 24 agosto 1896. Dopo aver studiato architettura, nel 1915 partecipa come volontario alla Prima Guerra mondiale. Nel 1920 si laurea in architettura a Parma. Insegna disegno a Parma e progetta il restauro della chiesa di Sant’Alessandro. Nel 1925 si trasferisce a Milano, dove insegna per 18 anni decorazione alla Scuola del libro dell’Umanitaria. Compone un manuale di geometria applicata ed espone nel 1931 e nel ‘33 alla Galleria del Milione, a Milano. Nel 1935 partecipa alla Quadriennale di Roma e alla prima collettiva italiana di arte astratta nello studio di Casorati a Torino. Durante la Seconda Guerra mondiale un bombardamento colpisce il suo studio e numerose opere vanno perdute. Partecipa alla Resistenza. Nel 1946 è a Voghera, ma ottiene l’insegnamento a Brera e torna a Milano. Nel 1948 partecipa alla grande mostra di arte astratta italiana a Roma e alla Biennale di Venezia. Con Dorfles, Monnet e Munari fonda il MAC (Movimento Arte Concreta). Fumatore accanito, nell’autunno del ’50 si ammala e gli viene asportato un polmone. Dopo la convalescenza a Sanremo espone a Milano, Torino e Parigi. Nel 1952 è invitato alla Biennale di Venezia. Nella primavera del 1953 torna a Parma, dove muore il 27 agosto.
Le opere: opere di Soldati, caposcuola dell’astrattismo geometrico, si trovano nella Galleria Nazionale d’arte moderna di Roma, nella Galleria d’arte moderna di Milano, nel museo civico di Torino, nella Pinacoteca Stuart di Parma, nel museo di San Paolo nel Brasile, alla Fondazione Cariparma, in Collezione Barilla di Arte Moderna e in molte collezioni private.
Il monumento: la sepoltura di Atanasio Soldati, poco discosta e alle spalle del monumento a Niccolò Paganini, venne da lui stesso progettata con rigore architettonico e chiari rimandi alle linee guide della sua pittura geometrica. La semplice sepoltura a terra si presenta con due grandi lastre in serpentino verde scalpellato. La lastra sinistra reca i nomi, incisi in stringhe lineari incassate nella pietra, dei defunti Atanasio Soldati, Armando Cantoni e Maria Cantoni Soldati. Dal fondo della lastra si innalza una sobria struttura geometrica in ferro zincato con inserti in metallo e vetro colorato.
La sepoltura ripropone, come in una installazione, i principi guida della pittura di Atanasio Soldati, uno dei protagonisti dell’astrattismo italiano. Il quadro per lui era soprattutto una selezione di immagini, un rapporto tra ritmi di linee, piani e colori e le forme geometriche simboli di purezza intellettuale. Le opere di Soldati hanno anche una ascendenza metafisica, concepita come una struttura spaziale sospesa dove navigano forme e colori, così come il totem allestito sul suo monumento, che rimanda alle geometrie di Mondrian, cui Soldati guardava con particolare ammirazione.
01. Atanasio Soldati, Composizione su fondo arancione, olio su tela, 1952 (Collezioni d’Arte Fondazione Cariparma F 2337, Parma).
02. La sepoltura di Atanasio Soldati al Cimitero monumentale della Villetta.
03. Un particolare dell’installazione con cubi di vetro policromi sulla tomba di Atanasio Soldati.