Bruno Zoni

(1911-1986) – Pittore

La vita: nato a Coltaro di Sissa il 26 dicembre 1911 da Giuseppe e Lina Ronconi, dopo aver interrotto gli studi musicali a causa di un incidente, frequenta l’Istituto d’Arte di Parma e poi Brera, a Milano. Partecipa alla Biennale di Venezia, alla Quadriennale di Roma e viene premiato a Parigi e in numerose manifestazioni artistiche italiane. Tiene numerose personali con successo. è anche restauratore e scenografo, oltre che musicista e pianista. Presidente del sindacato pittori, membro della commissione ministeriale per la tutela del paesaggio, Muore improvvisamente il 10 agosto 1986 durante un periodo di riposo in campagna. Dopo la sua scomparsa il Comune gli dedica una antologica al Teatro Farnese, in Pilotta.

Le opere: la sua è una pittura poetica e raffinata, che ha sperimentato la tradizione ottocentesca, il cubismo, certa pittura lombarda dalle palpitanti terre bruciate, il fresco naturalismo emiliano, in un silenzio di immagini filtrate, che non concede nulla allo spettacolo né al gusto medio dello spettatore, dove il colore assume grande raffinatezza e intensità. Sue opere sono presenti in numerose collezioni pubbliche e private. La Fondazione Cariparma gli dedica una sala personale.

Il monumento: il sepolcro della famiglia Zoni si trova lungo il viale che prospetta il porticato Est. Su un’ampia base in travertino, che reca il motto Vitam eternam do eis – Dono a loro la vita eterna, si innalza una quinta, sempre in travertino, che accoglie nella porzione centrale una edicola decorata a fresco da Bruno Zoni con la figura del Cristo risorto, in piedi, col vessillo della croce, su un fondo dall’intenso colore turchino. La verticalità della composizione pittorica trasforma la linearità orizzontale del sepolcro, trasfigurandone il senso più profondo.

01. Bruno Zoni, Veduta di Parma, olio su tela, 1967-68 (Collezione privata, Parma).
02. L’affresco col Cristo Risorto di Bruno Zoni nella tomba di famiglia al Cimitero monumentale della Villetta.